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Quando il convivente č troppo invadente PDF Stampa E-mail
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Gentilissima dr.ssa Lo Sapio,
approfitto ancora della sua disponibilita' e cortesia per aggiornarLa sulle novità accadute durante il periodo natalizio.
il 23 dicembre mio figlio si è recato a prendere il bambino per passare - come da accordi intercorsi precedentemente - il Natale da noi.
La madre, sin dal mattino ha chiamato mio figlio per comunicargli che se il bimbo avrebbe pianto non glielo avrebbe consegnato.(cosa che naturalmente sarebbe accaduta).
Infatti il bimbo è rimasto con la madre (che gia' aveva organizzato il Natale con tutti i parenti del convivente compreso babbo natale per il bambino).
Il convivente ha detto a mio figlio che può frequentare il bambino in casa sua - cosa impossibile per i rapporti che si sono venuti a creare tra i due (mio figlio è stato cacciato, insultato e minacciato dallo stesso).
Dalla vigilia di Natale al 31 dicembre, abbiamo provato intere giornate a contattare la madre per fare gli auguri al piccolo - cosa impossibile - e come sempre accade il telefonino è spento e se squilla non risponde.
A questo punto il 30.12 ho contattato la nonna materna e ho fatto presente che il bambino ha diritto di ricevere anche i regali del padre e della famiglia.
Dopo  circa 10 minuti mi ha contattato il convivente chiedendomi "CHE C'E??"  e quando ho detto che anche noi avevamo diritto a dare i regali al bambino sono stata liquidata con un "PORTATEGLIELI QUI".
Ora non mi risponda - La prego: POTEVATE PORTARGLIELI LA' I REGALI..........perche' a noi non riesce ad entrare in una casa dove ci sono sempre un sacco di parenti del convivente che ci trattano con ostilita' e diffidenza e mettendosi sempre in mezzo.
Comunque ieri 1 gennaio ho ricevuto una telefonata dalla nonna materna, la quale mi ha comunicato che nel pomeriggio avrebbe portato lei e la madre il bambino in casa mia.
immagini la nostra gioia......FINALMENTE LO AVREMMO VISTO E ABBRACCIATO!!!!!!!
Dopo la visita - durata circa 1 ora - mio figlio è stato letteralmente "attaccato" da mio fratello il quale gli diceva che non doveva farsi mettere timore da nessuno ...che il bambino lo deve prendere ...a tutti i costi....strapparlo dalle braccia della madre ignorando la disperazione del bambino......chiamare i carabinieri......poichè ormai il piccolo sa che se piange la madre non lo consegna.
Mio figlio è scoppiato in lacrime è uscito di casa ed è rientrato stanotte.......immagini come possa sentirmi io colpita nei miei due piu' forti amori.....mio figlio.....mio nipote.
Dal 23 dicembre mio figlio non riesce a mangiare....lo vedo....è sull'orlo di un brutto esaurimento.....
Mi aiuti ancora.....almeno fino a che il giudice deciderà.......ci vuole ancora del  tempo....
Cosa dobbiamo fare???? Chiamare i carabinieri???? Portarlo via con la forza????? Avere almeno un contatto telefonico???? La prego..mi risponda urgente considerato che il 6 gennaio lo dovrenmmo prendere.......
La ringrazio dottoressa...grazie per il lavoro che svolge......grazie per i consigli che Lei ci dà e che ci sono di grande aiuto......GRAZIE DI ESISTERE!!!!!!!!!
nonna disperata
 
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Cara nonna  visto che siete stati tanto saggi fino ad ora,le consiglio di continuare ad esserlo,senza ricorrere ad i carabinieri che non farebbero altro che inasprire la situazione.Ricontatti lei l'alra nonna e le parli a cuore aperto chiedendole di portare il bambino insieme alla madre.Sono sicura che lei saprà toccare il suo cuore e le darà una mano,lo faccia  con molta umiltà e saggezza come lei sa farè. non si senta squalificata: l'umiltà è la virtù dei forti. Prenda poi suo fratello da una parte e gli faccia capire che non deve sobillare su suo figlio, non ne ha nessun diritto. L'aggressività e le manieri forti in questo momento, possono fare solo del male , soprattutto al bambino che in questo momento non può capire i contrasti degli adulti: ha solo bisogno di serenità ed in nome di questa gli  adulti non possono e non devono perderela calma . Stia tranquilla e mi segua , vedrà che tutto andrà per il meglio ed un domani suo nipote non avrà niente da rimproverare al padre. A presto auguri giovanna Lo Sapio
 
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