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Molestie notturne a un sessantenne fotomodella rischia processo PDF Stampa E-mail
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Non accettava di essere lasciata dal suo ex amante.

ROMA 28 settembre 2007 -  Non accetta di essere lasciata dal suo ex amante e per questo lo tempesta con telefonate mute a tutte le ore del giorno e della notte. Per questa vicenda una ragazza di 24, studentessa e fotomodella nel tempo libero, rischia di finire sotto processo con l'accusa di molestie telefoniche. www.repubblica.it

Il pm Francesco Polino ha infatti chiuso le indagini, atto che prelude di norma ad una richiesta di rinvio a giudizio. La vicenda ha inizio nel 2005 quando la ragazza conosce un 60enne uomo d'affari: inizia una relazione, benché l'uomo fosse già sposato. Dopo un po', però, l'imprenditore decide di lasciare la donna e comincia a ricevere a casa telefonate anonime a tutte le ore del giorno e della notte, spesso anche dopo le 2. Telefonate mute, solo silenzi e qualche sospiro, per almeno due mesi. La moglie dell'uomo chiede spiegazioni, ma lui risponde di non avere non sapere chi possa essere a effettuare quelle chiamate.

Spinto dalla moglie, l'uomo è poi costretto a sporgere denuncia contro ignoti. Gli investigatori dai tabulati risalgono al cellulare della sua ex amante che adesso rischia di finire sotto processo. "La mia assistita - racconta Gianluca Arrighi, difensore dell'imputata - è già stata interrogata dai carabinieri e ha negato nel modo più assoluto di avere effettuato telefonate. In assenza di intercettazioni telefoniche non si può addebitare la condotta criminosa semplicemente al titolare dell'utenza poiché le chiamate moleste potrebbero anche essere state effettuate da un altro soggetto. L'accusa così come è stata formulata è assai debole e non ha alcuna possibilità di sfociare in una sentenza di condanna. Questa difesa,comunque, intenderà valutare se è corretto che il procedimento sia stato incardinato a Roma". (Agi)

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