Con questo modulo puoi contattare la nostra esperta Prof. Giovanna Lo Sapio per chiedere suggerimenti e consigli
La Psicologa risponde
"Bisogna di capire, cosa accade nella separazione
dei genitori e come cambia il rapporto fra genitori e figli. Perchè aumentano i
casi di denuncia di abusi e soprusi sui minori nella separzione dei
coniugi".
"Lettere alla psicologa". Inviaci le tue richieste e raccontaci la
tua storia di denuncia di abusi.
La rubrica è gestita dalla Prof.ssa Lo Sapio, docente dell'Università di
Firenze e Presidentessa dell'Associazione Atlante e responsabile
dell'osservatorio "OSSAM - Osservatorio nazionale sugli Abusi ai
Minori" dell'associazione ADIANTUM
L'ossevatorio OSSAM, trova concreto fondamento nelle drammatiche situazioni che
affliggono minori e genitori coinvolti, spesso senza alcuna responsabilità,
nelle aule di Tribunale.
L'attività di ricerca iniziata dalla Prof.ssa Lo Sapio, viene
indirizzata, da un lato, alla determinazione della effettiva consistenza di
questo fenomeno e, dall'altro, laddove è necessario ristabilire la verità in
presenza di falsi abusi e, conseguentemente, di iniqui provvedimenti
giudiziari.
Inviateci le vostre storie che saranno prese in debita considerazione
Sono uno dei tanti papà separati che ha bisogno di qualche consiglio. Sono separato consensualmente dall'aprile del 2006. Vivo a Roma e le mie due figlie, di 5 e 3 anni, vivono con la madre a XXXXXXXXX. Nel corso di questi anni le discussione e i malintese con la mia ex moglie sono stati molti, ma oggi mi ritrovo a scrivere per un problema assai più grave: da circa un anno ho conosciuto una persona con cui attualmente sto convivendo. Tempo fa ho presentato la mia compagna alla mia ex, come da lei richiesto, per avere la possibilità di portarla con me durante le visite alla bambine, considerando anche la distanza dalla mia attuale residenza (Roma), sarebbe anche d'aiuto nel gestire le bambine durante tutta la giornata in quanto non abbiamo punti di riferimento nella zona di XXXXXX.
Considerato che "La Psicologa risponde" in una associazione dei "padri separati" è donna, non ci penserei lontanamente ad inviarle una domanda. Non credo assolutamente più alle donne! XXXXX
Gent.mo Signor XXXXX mi dispiace molto che LEI ABBIA MATURATO quest'odio così feroce nei riguardi delle donne. Sicuramente avrà le sue giuste motivazioni che rispetto profondamente. La invito però a riflettere, per quanto le sarà possibile, su quel sano principio della psicologia che si chiama Principio di Generalizzazione, secondo il quale se abbiamo avuto delle esperienze dolorose ed ingannevoli nella nostra vita, finiamo per essere prevenuti rispetto ad altre nuove esperienze, per alcuni aspetti simili alle precedenti,ma non per questo per forza identiche.
Egregia Dott.ssa le scrivo dalla disperazione e non cosa fare.Sono Sposato e vivo con mia moglie da 14 anni ,nel 2006 e' nata la piccola xxxxtanto attesa e cercata la quale doveva portare tanta serenita'Cio non e' avvenuto mia moglie e' cambiata moltissino nei mie confronti in senso materiale che affettivo e non capisco mi creda.
Dopo la separazione ho iniziato una nuova relazione molto importante per entrambi.
La mia nuova compagna tuttavia non vuole assolutamente che io possa entrare a casa della mia ex moglie nonostante quest'ultima non abbia alcuna preclusione in tal senso. Preciso che rispetto allamia ex tutto è stato definito nella maniera più chiara e non esiste nessuna possibilità di ritornare insieme o qualunque atteggiamento di vicinanza che possa giustificare la gelosia della mia compagna. Per quanto possa capire la sua possessività, mi rendo conto che le sue richieste mi mettono nella condizione di negare ai miei figli dei gesti di dana paternità che possono solo rassicurarli ed aiutarli ad accettare lanuova situazione.
Dottoressa Lo Sapio,
La ringrazio di cuore per la Sua risposta. Seguo con attenzione la Sua
rubrica sul sito e nella genericità trovo che le situazioni familiari
dei padri separati si somigliano quasi tutte. Le comunico che risiedo
in provincia di xxxxxxx. Mi sono sposato agli inizi degli anni 90 e il
mio matrimonio, posso dire, è stato sereno fino a tutto l'anno 2006.
Come le ho già comunicato sono un militare di carriera e ho affrontato
- di comune accordo con la mia ex coniuge - alcune difficili missioni
all'estero per rendere alla famiglia una ulteriore stabilità
finanziaria prima di tutto.
Violenza psicologica - ma puo' scrivere in questo sito una donna?
Mio marito se ne e' andato due anni fa lasciandomi con tre figlie piccolissime. Giudiziale in corso con richiesta di addebito da parte mia.
Giudizio preliminare di affido congiunto con dodici notti a lui e diciotto a me. Le mie figlie fanno continui viaggi perche' mio marito abita quaranta chilometri fuori dalla citta'. Il problema piu' grosso peraltro e' il suo modo di vita in quanto pur avendo una casa propria e' vicina a quella dei genitori che lo sotengono in ogni sua azione. Praticamente lui dorme solamente in quella casa ed e' tornato a fare il figlio essendo in ogni azione quotidiana supportato dalla mamma.